“Un Forum sul coaching forte, vario e geniale”, questo è uno dei commenti più diffusi tra gli oltre 200 partecipanti al Forum Aicp appena concluso

“AICP, come ha sottolineato la presidente Mariateresa Arcidiaco, è nata con una vision è una mission che precorrevano i tempi. Oggi sono attuali e sta realizzando gli obiettivi che nel 2009 sembravano utopistici e visionari”; questo è quanto ci hanno raccontato anche i testimonial e i coach dell’evento del 24 Settembre.

“Si rilancia ancora più verso l’alto, attraverso la Leadership condivisa che consente di massimizzare il coinvolgimento dei team che operano su tutto il territorio Nazionale attraverso i Coaching Club. Noi lavoriamo veramente per una società migliore e per una felicità intesa come processo, incidendo sempre di più nella vita delle persone e delle organizzazioni, con un coaching che risponda alle richieste del territorio e metta al centro “la persona“

La sorridente responsabile del Coaching Club Veneto, Sabrina Savorgnan e il vice Responsabile Mauro Visintainer hanno accontato la vita del loro coaching club, in cui ci si confronta e si cresce: un luogo in cui si fa palestra di “gestione delle relazioni”, in cui il rispetto delle differenze e la valorizzazione sono la base per un reale sviluppo, come persone e come coach.

Sabrina eredita un CC importante da parte di Rudy Orzes, coordinatore dell’evento che ha scelto un tema centrale: La potenza dell’Ascolto. 

L’Ascolto come mezzo indispensabile per aprirsi alla conoscenza dell’altro e permettere a ciascuno di esprimere i propri pensieri e sentimenti. Per capire cosa c’è “dentro” le parole dell’altro e la sua visione del mondo, ma anche di sé e di sé nel mondo.

In quanti modi e tempi può essere declinato il verbo ascoltare?

Ci si può esprimere con immagini fotografiche, attraverso le quali si possono cogliere infinite sfumature che risuonano emotivamente dentro di noi. Lo hanno mostrato i nostri soci coach in collaborazione con il centro Laba di Brescia con cui è stato realizzato un concorso fotografico “l’Ascolto in mostra”, in cui giovani talenti hanno lasciato un segno negli occhi e nel cuore di ogni spettatore.  

L’ascolto è uno strumento indispensabile per il coach, che raggiunge veramente un obiettivo solo nel riuscire a trasmetterlo al coachee, come hanno testimoniato i manager di aziende di vario livello ed entità.

Ci ha emozionato Marco Pesaresi, Direttore Commerciale Italia di Coca-Cola HBC con il racconto del suo percorso e del suo team in un momento particolarmente complesso nel suo ultimo anno in Birra Peroni. Ecco solo alcune delle sue dichiarazioni:

 “Il coaching può cambiare radicalmente il clima aziendale permettendo risultati di eccellenza”.  

“Quello che ho imparato io dal Coaching? Il Coaching è uno specchio magico che ti restituisce l’essenza di te”.

Ma non solo grandi aziende, anche nelle cooperative, nelle scuole, nelle cucine dei ristoranti stellati, nelle banche, realtà organizzative molto distanti tra loro, l’ascolto effettuato e favorito dal coach incide e cambia radicalmente l’approccio al lavoro e allo studio, come hanno testimoniato i partecipanti della tavola rotonda, moderata brillantemente dal Vice Presidente AICP Massimo Negro.

Ci ha coinvolte nel suo entusiasmo Roberta Gandini, HR Business Partner di Bridgetone Europe – Region South, la sua esperienza di coachee così interessante da farle intraprendere una formazione in Coaching professionale per sé e altri 11 manager della sua azienda: ha portato l’Ascolto in Bridgestone Italia per costruire benessere organizzativo.

Ci ha dato molta speranza per il futuro dei giovani, conoscere la realtà di Maria Antonia Piva, il Dirigente Scolastico del Liceo “Duca degli Abruzzi” di Treviso che ci ha raccontato quanto l’ascolto sia per lei un pilastro fondamentale nella gestione di 1900 ragazzi e 200 dipendenti. La Dirigente ci ha fatto capire come si possa insegnare e anche dirigere un istituto scolastico valorizzando le persone, facendo leva sui punti di forza, anche utilizzando domande inaspettate che suscitano sorpresa e apertura.

Marco Slongo, Vicepresidente regionale di Confcooperative Veneto, ha sperimentato il coaching con ottimi risultati nell’ambito della sua attività, raccontando l’esperienza di un corso di orientaining in montagna dedicata a 28 collaboratori delle cooperative. Questo evento è stato fondamentale per la coesione del team.

Il brillante Renato Bosco, chef di “Saporé” di Verona ha valorizzato tramite il coaching la diversità culturale e etnica presente nella sua brigata, facendo in modo che ogni successo fosse il successo di tutti. Il team ne è uscito forte di molte proposte creative che hanno prodotto successi inaspettati.

Molto sentita ed emozionante anche la testimonianza di Daniele Caroni, Direttore Finanza di Banca di Credito Cooperativo di Roma che, da un atteggiamento di diffidenza rispetto alla formazione, esteso nei confronti del coaching, ne ha scoperto il beneficio con grande stupore.  La sua sintesi: “ma allora si parla di me, non delle solite competenze”!

Valentina Montesarchio, Vice Segretario Generale di Unioncamere Venete, si è infine espressa nella sua esperienza personale di un ascolto indispensabile per rispondere alle esigenze degli iscritti, ponendo particolare attenzione ai temi di innovazione e internazionalizzazione.

La giornata è continuata con un pomeriggio spumeggiante in cui alcuni soci di AICP hanno rappresentato il tema dell’ Ascolto con creatività, potenzialità indispensabile in qualunque relazione di coaching. E di creatività se n’è vista tanta!!

Apre il pomeriggio con risate e applausi lo Humor Coach, socio AICP che ha fatto della sua potenzialità dell’umorismo il suo modo di fare Coaching.

Giravolte emotive spaziali tra un intervento e il successivo.

Come opera effettivamente un coach? Come permette il realizzarsi di quella “magia” di cui tutti i testimonial hanno parlato?

Ce lo hanno fatto vedere i coach di AICP e i loro e coachee con un cortometraggio che non si limita a rappresentare una sessione di Coaching, il set, il patto di alleanza, il processo ma evidenzia anche il “travaglio” di entrambi i protagonisti, coach e coachee, per giungere alla “magia”.

I nostri soci ci hanno inoltre deliziato con un’acuta performance teatrale sui vari “tipi” di ascolto  che i coach possono utilizzare in base alla loro formazione e approccio professionale. Divertente enfasi sul finto ascolto ha provocato un grande consenso del pubblico.

Tra le tante declinazioni abbiamo avuto modo di conoscere anche “l’ascolto estremo”, quello stressato al massimo, per favorire l’attività del nostro cervello “tartaruga” più riflessivo e profondo.

Con varie modalità espressive si è rappresentato un metodo di sviluppo della persona e del suo potenziale. Al Forum di Venezia si è toccato con mano l’impegno, la voglia di mettersi in discussione, la ricerca di potenzialità da valorizzare, tanto allenamento e lavoro.

Il tutto nella cornice mozzafiato di una Venezia baciata dal sole, nella sede prestigiosa e storica della Cà Foscari.

Non si può che applaudire e ringraziare tutto il Coaching Club Veneto per la perfetta organizzazione guidata da Rudy Orzes, per la calda accoglienza della Responsabile Sabrina Sarvognan e di tutto il gruppo di coach che l’hanno affiancata per mesi , lavorando in straordinaria collaborazione con il CD. L’organizzazione del Forum, così come ci ha spiegato Sabrina, ha rappresentato un “allenamento al lavoro in Teem, In cui lei è stata la Responsabile del Team stesso. Un’ esperienza faticosa ma nel contempo imperdibile e che ha reso ancora più coeso un gruppo già forte.

“Impegnarsi nella vita delle persone lascia i coach stremati a fine giornata, ma euforici per aver inciso nella propria e altrui vita. Spero che tutto ciò accadrà alla fine di questa giornata”

questo quanto auspicato in apertura Evento dalla Presidente Arcidiaco.

Il 24 Settembre a Venezia, Il desiderio si è avverato.